Io sono il capitano della mia anima

28 Marzo 2020 Off Di Annalisa

 

Invictus

“Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo che va da un polo all’altro,
Ringrazio gli dei qualunque essi siano
Per la mia indomabile anima.
Nella stretta morsa delle avversità
Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
Incombe solo l’orrore delle ombre.
Eppure la minaccia degli anni
Mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima. ”

(William Ernest Henley)

“Io sono il capitano della mia anima”

Questo il verso finale della poesia Invictus recitata da Mandela nell’omonimo film di Clint Eastwood, adattamento cinematografico di alcuni fatti realmente accaduti, che lascia intravedere la forza simbolica di questo personaggio e il suo modello di leadership carismatica. Il testo poetico citato diventa l’emblema della capacità di resistenza e resilienza durante il periodo di prigionia durato 27 anni: un richiamo alla possibilità di gestire emozioni e vissuti dolorosi per mantenere chiara la direzione del proprio percorso.